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Il passaggio generazionale in hotel: cosa significa per chi acquista l’attività

ll passaggio generazionale, per colui o coloro che cedono il testimone, è un atto di grandissima importanza per la vita dell’impresa, che va preparato e predisposto per tempo.

Se i motivi per cui si cede l’azienda possono essere i più svariati non è così per chi subentra, che non deve e non può sentirsi in alcun modo “costretto” dagli eventi ad assumere una responsabilità che, senza entrare nel merito, per tantissime ragioni può non appartenergli, non fare parte del suo temperamento, delle sue inclinazioni e del suo carisma.

Escludendo anche in questo caso tutte le situazioni imposte dagli eventi naturali (malattie, decadimento fisico etc…) il passaggio generazionale da parte chi acquista richiede consapevolezza e desiderio di mettersi in gioco.

Infatti se a chi lascia non può più essere chiesto nulla, se non una trasmissione saggia e profonda dell’esperienza e della conoscenza, ben più arduo è il compito di chi decide di andare avanti nell’attività di gestione dell’hotel, perché metterà in discussione sé stesso e il proprio avvenire per molti anni.

È già abbastanza chiaro, anche solo da queste premesse, che non si può e non si deve essere lasciati soli nella scelta di continuare l’attività imprenditoriale di seconda o terza generazione, come testimoniano numerose iniziative sorte in Italia in questi anni durante la Grande Crisi.

Il passaggio generazionale in hotel: cosa deve sapere chi compra


La due diligence, ovvero l’insieme di operazioni che si concretizzano nell’esame dell’organizzazione e nella consistenza dei conti dell’azienda che viene rilevata, rappresenta un momento sia formale sia sostanziale del passaggio di responsabilità che sta dietro alla scelta di assumere il testimone.

La due diligence non viene tanto effettuata per cautelarsi o per premunirsi in caso di conflitti e di dissidi successivi (per divergenze di ordine giuridico e/o fiscale), quanto piuttosto per giungere a una conoscenza approfondita delle performance aziendali sia sotto il profilo economico sia sotto quello finanziario, al fine di valutare correttamente se le prospettive, il prezzo eventualmente pagato e le aspettative di utili siano corretti rispetto all’azienda.

Non si può pretendere di conoscere il futuro e il viaggio è esso stesso, almeno in parte, la meta che si vuole raggiungere. Ma sarebbe da sprovveduti partire senza neppure avere controllato quanta benzina ci sia nel serbatoio e se tutto funzioni, almeno all’apparenza, alla perfezione.

Un mix di spirito d’iniziativa e conoscenze

Il neo-imprenditore e coloro che lo assistono non sono (quasi mai) nati “imparati”. Se gli spiriti istintivi che stanno alla base di una scelta, in tutto o in parte rischiosa, non possono essere razionalizzati, tuttavia gli elementi con cui affrontare il futuro ci sono.

Bisogna comprendere anzitutto che non si tratta di un’impresa eroica uno contro tutti, o di un uomo solo al comando, ma di una sfida che può essere combattuta e vinta a patto di non rimanere da soli.

La stessa scelta del consulente non sarà indifferente, perché rilevare un’azienda, in questo caso un hotel, e farsene carico richiede di avere accanto persone che sappiano indicare limiti e rischi, non degli yes-men.

E non sarebbe male, accanto alla necessaria formazione sul campo che, si spera, si è potuto attuare grazie alla disponibilità di chi lascia, svolgere una formazione mirata che consenta di dotarsi di conoscenze e competenze utili per il lavoro di ogni giorno.

Nulla potrà sostituire il rapporto personale con i dipendenti, capitale fondamentale e decisivo nell’azienda-hotel. Nello stesso modo la conoscenza delle regole del mercato del lavoro, la padronanza della struttura aziendale e la capacità di giudicarne l’adeguatezza travalicano la normativa per divenire elementi fondamentali per il governo dell’hotel.

Inevitabilità del rischio per chi compra un hotel

Se l’incertezza è uno stato di natura ineliminabile, il rischio, che ne è la conseguenza talvolta indesiderata, è tuttavia gestibile e limitabile.

Ipotizzare un mondo senza incertezza toglierebbe sapore a tutte le attività umane: sapendo come va a finire, nessuno farebbe più nulla. Il determinismo soppianta il libero arbitrio. Poiché grazie al Cielo non è così, la new entry del mercato turistico, il nuovo tycoon degli alberghi (in parole povere il subentrante) non è tenuto a sapere tutto, bensì dove mettere le mani.

Il passaggio generazionale, in qualunque modo avvenga, sarà tanto meno faticoso ove si conoscano i propri e gli altrui limiti e anche quelli dell’hotel con il quale si è deciso di correre una parte della propria avventura lavorativa.

Non ti togliamo nessuna incertezza ma ti diciamo: non farlo da solo. Fatti aiutare. Noi ci siamo.