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Il pianto del contabile (mi cerco un’esimente)

L’amore è indeducibile, cantano i Ciapter Eleven, e questa è l’unica cosa che conta. Anche perché è irriducibile alle nostre categorie.

Come l’amore per la nostra terra, la Romagna, così devastata, dove la deducibilità non conta, dove la piccola miseria umana del pizzaiolo di Thiene, mille volte indeducibile, mille volte imperdonabile, è mille volte superata della generosità di chi ha dato, è venuto, ha spalato, si è sporcato.

Dove evidentemente, come in ognuno, convive la miseria dell’essere uomini e “finiti” e il fatto che siamo fatti per l’infinito.

Possiamo cercarci un’esimente, come dice questa splendida canzone che mi hanno segnalato, ma la realtà sta lì di fronte a noi a ricordarci qualcosa di diverso. Appunto, qualcosa che non ci esime, che ci obbliga a guardare in faccia la realtà.

Due sono le storie da raccontare, senza dubbio quella epica e tragica descritta dalla foto sopra, quella più banale e personale dei conti da far quadrare, alluvionati o no, di fronte al mutare dei giorni e alla necessità di andare avanti.

Della prima storia scriverà la Storia con la S maiuscola, probabilmente mostrando, come per il terremoto, che da queste parti ci rimbocchiamo le maniche subito e partiamo; la retorica sarà superata dalla realtà, ne sono certo.

La seconda storia riguarda ognuno di noi e chi fa impresa, soprattutto chi deve ricominciare; e non devono ricominciare solo gli alluvionati, se è vero che a maggio 2022 (dati dell’Osservatorio di Unioncamere) si è registrata un’impennata, nei 18 mesi precedenti, del ricorso alla composizione negoziale delle crisi di impresa.

Venire a patti con la realtà, farci i conti, capire che si deve cambiare, farsi aiutare; e che le cose fatte come prima non vanno più bene.

Questo ci insegnano le due storie da raccontare, anche se la terza, quella di Thiene, come direbbe Guccini, è una piccola storia ignobile. C’è ancora molto da lavorare se la stessa BCE e l’FMI invitano le banche italiane ad aiutare le imprese che stanno attuando il PNRR.

Questo Paese ha un’occasione storica per rialzarsi: sarebbe stupido cercarsi un’esimente e stare seduti, ad assistere.