Devono averlo messo nei programmi delle Scuole di Management e a me è sfuggito, forse…
La notte rosa e le banche: come andare in ferie senza mandare in ferie anche il cervello…
Oddio, non vorrei mai che l’ultima newsletter prima del periodo feriale si trasformasse in una rubrica da settimanale pop che consiglia i libri per l’estate (ma se mi scrivete in camera charitatis ve li dico). Semplicemente, nel day after*, stavo riflettendo sull’evento definito come il “Capodanno dell’Estate” e mi chiedevo: cosa c’entra tutto questo con le banche.
In prima battuta, ben poco, chi viene qua lo fa per un mordi e fuggi, molti giovani, poca spesa, al massimo la ristorazione, le discoteche e qualche albergo a buon prezzo; tutto questo avrà avuto qualche riflesso sugli incassi e potremmo fermarci qua.
Ma sabato sera tornavo a casa usando il metrò di superficie e osservavo la gente, i ragazzi, ma non solo, che stavano per immergersi nel clou dei festeggiamenti e dei vari eventi organizzati e mi venivano in mente le stesse immagini delle notti di Capodanno: molto vuoto negli occhi, una sorta di coazione a divertirsi, un “bisogna esserci” privo di senso, una partecipazione senza significato.
Al di là, molto al di là dello sballo, c’era il vuoto. Mi si è accostata nella mente subito l’immagine del non-volto di molti (non tutti, ma molti) di coloro che hanno partecipato ai webinar di formazione in banca dove nessuno si mostra, pochissimi sono veramente attivi, molti fanno altro, normalmente sbrigano il lavoro di routine. Insomma, ci devi essere (anche perché il tuo DG sta risparmiando un sacco su trasferte, rimborsi spese, e poi va nei crediti formativi etc etc…) ma ne uscirai più o meno come sei entrato.
D’altra parte, nel frattempo, c’è l’intelligenza artificiale che ti dà una grossa mano a non pensare, perché tu risparmi tempo (forse) ma non sai nemmeno perché: comunque non è tempo per te, perché per esserlo occorrerebbe che il lavoro avesse un significato di realizzazione di sé che non ha, che la missione e la visione fossero condivise, che tu sapessi bene a che serve quel che stai facendo. Niente di tutto questo, non che io sappia, sta accadendo in banca: non ho ascoltato il podcast di Patuelli, presidente di ABI, sul sito del Sole 24Ore ma temo che dirà le cose che sappiamo tutti, ovvero che l’AI impatterà fortemente sul lavoro bancario.
Nota bene: non come impatterà su di te, perché come impatta su di te, lo decidi tu. Se vuoi.
Buone vacanze a tutti i pazienti lettori di questa newsletter: vi aspettiamo a settembre!
*La foto è di qualche anno fa, quando andavo a vedere l’alba per fotografarla e quando c’erano eventi a quell’ora, di solito assai degni di nota (Malika Ayane, per esempio).