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La locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare

La locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare.

Il bufalo può scartare di lato e cadere. E questo segna il suo destino, secondo quanto cantato dal grande Francesco De Gregori. Ma la locomotiva no, non può, se dovesse deragliare succederebbe qualcosa di tragico, già cantato da Francesco Guccini e, purtroppo, narrato nelle cronache.

La strada segnata della locomotiva della capacità di rimborso è il flusso di cassa della gestione reddituale, così recitano gli Orientamenti LOM-EBA, entrati in vigore in Italia il 20 luglio 2021, tutti insieme, perché inseriti nella circ.285 di Bankitalia, circostanza che in molti non sanno o fanno finta di non sapere. Facendo finta di non sapere, innanzitutto, che quel che non è scritto nei loro regolamenti, per esempio l’Interest Coverage Ratio (metrica obbligatoria per EBA e fattore decisivo e discriminante per decidere la capacità di reddito) è in una circolare del Regolatore e poi, soprattutto, che il flusso di cassa della gestione reddituale è l’unico segnale dell’esistenza della capacità restitutiva.

Ci sono due binari entro i quali corre la valutazione del merito di credito e ce lo insegna prima ancora che il Regolatore, europeo o italiano che sia, e sono la capacità di reddito e la capacità di rimborso, che dalla prima dipende. Se sulla prima è relativamente facile concordare (ma di somarelli se ne trovano sempre in circolazione), perché l’ICR è patrimonio dell’UNESCO in quanto studiato, testato e mille riprovato con gli stessi esiti da migliaia di studiosi nel mondo, compreso il sottoscritto, ma compreso soprattutto Altman, sulla seconda a quanto pare la prassi sta esercitando a scovare scorciatoie che non esito a definire criminali.

Il flusso di cassa della gestione reddituale, la cui mancanza non può essere supplita neppure dalle garanzie, a mente dei LOM-EBA, per chi non lo sapesse, può definirsi anche l’autofinanziamento, ovvero la liquidità netta prodotta dalla gestione aziendale (utile o perdita più ammortamenti e più accantonamenti) al netto della variazione del capitale circolante netto operativo (il ben noto fattore “spugna”). Lo stesso flusso di cassa della gestione reddituale, unica misura (e strada segnata) della capacità restitutiva per EBA, lo troviamo, calcolato nello stesso identico modo, nel rendiconto finanziario “ufficiale”, approvato dall’OIC (organismo italiano di contabilità) e come schema obbligatorio da presentare, insieme a conto economico e stato patrimoniale, per la pubblicità legale dei conti delle società che presentano il bilancio in forma completa.

Ne derivano alcune semplici conseguenze. Chi, nell’intento di affidare qualcuno che non lo merita, fa riferimento al cash flow lordo o al flusso di cassa della gestione operativa, ignorando gli effetti della variazione del CCNO, non solo commette un errore da matita blu, ma dimostra ignoranza quando non malafede: commette il primo passo perché, se qualcosa va male nell’azienda affidata, sia richiesta la concessione abusiva di credito.

Last but not least, vorrei ricordare a chi getta il sasso e nasconde la mano, che da quasi trent’anni è in vigore l’art.137 del TUB (falso interno); e che i LOM-EBA rammentano in almeno due punti, che la banca deve evitare con ogni mezzo frodi di provenienza interna o esterna. Evitarle, non favorirle, “altrimenti con tutte queste regole non si lavora più”.

Buon lavoro.