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In altre faccende affaccendati

La prima pagina del Corriere.it del 01 febbraio e, probabilmente, di qualunque altro sito di informazione in Italia, mostra come rapidamente la realtà percepita si modifichi nei media e in chi li utilizza. Così siamo passati da un’estenuante settimana passata sul pallottolliere del “Collegio Perfetto” e sulle trattative di calciomercato, ad una che si annuncia riempita da Sanremo, truffe, crimini vari e assortiti, per poi rituffarci nel campionato.

Proprio mentre si litigava per la nomina del Capo dello Stato R&A Consulting ha tenuto un webinar assai partecipato, con l’intervento del sottoscritto e dell’Avv. Davide Traversa, presidente degli avvocati concorsualisti riminesi. Nello scorrere l’elenco dei partecipanti non ho potuto evitare di notare la presenza preponderante di professionisti bancari dei crediti non performing, certamente assai attenti, come tutto l’uditorio, ai temi che sono stati trattati, in particolare alle recentissime sentenze della Cassazione in tema di concessione abusiva di credito e di ricorso abusivo al credito.

Nell’augurarmi di rivedere tutti i partecipanti, molti dei quali conosco personalmente e di cui apprezzo la grande professionalità, non posso evitare di rimarcare che se il credito deteriorato -e tutto il bagaglio “giudiziario” che si trascina dietro- sono un tema per gli uffici addetti agli NPL nonché per gli uffici legali degli Istituti bancari, la prospettiva forward looking (fatta propria dagli Orientamenti EBA  e prima ancora dal principio contabile internazionale IFRS9) richiama tutti gli addetti ai lavori ad una visione molto più avanzata e, soprattutto, anticipativa, del rischio di credito; ovvero, una visione che nel misurare accuratamente il rischio stesso, attraverso le metriche prospettate giusto dall’EBA nel suo documento del 2020, cerchi di evitare il deterioramento del credito ex-ante, attraverso una visione prospettica dell’evoluzione dell’azienda e del suo fabbisogno.

Così, se avessero partecipato a quel corso, gli addetti fidi, gli analisti credito, gli organi decisionali (anche se ce n’era uno e di altissimo livello), avrebbero riflettuto, come ci ricorda la Suprema Corte nella sentenza 18610 del 30 giugno scorso (una mera coincidenza, per carità…) che non integra la concessione abusiva di credito l’assunzione ragionevole di rischio “sulla base di documenti, dati e notizie acquisite” finanziando un’impresa che mostra, attraverso quei documenti, “prospettive di superamento della crisi o una proficua permanenza sul mercato.

E così nel nostro ordinamento pare “sdoganato” non solo il tema del DSCR, come abbiamo già avuto modo di notare in un webinar che riproporremo, ma anche quello, assai più spinoso, del business plan.

Per mettere un po’ di ordine in tutto questo e provare a dare qualche suggerimento di metodo e di merito, R&A Consulting propone un ciclo di webinar che, nel seguire una logica di apprendimento progressivo, sono tuttavia partecipabili a scelta, valutando, in una sorta di cherry-picking, quali siano quelli di maggiore interesse per ognuno.

Ci auguriamo di rivedervi tutti, ancora più numerosi. Buon lavoro.